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La breve estate dell'anarchia. Vita e morte di Buenaventura Durruti

[Der kurze Sommer der Anarchie], traduzione di Renato Pedio


Milano, Feltrinelli, 1973, I narratori, 216
cm 20x13, pp. 298-(6), cartonato illustrato
Prima edizione italiana

€ 20
Anche questo "romanzo" di Hans Magnus Enzensberger si costruisce attraverso la tecnica del montaggio di materiali: testimonianze, interviste, documenti, articoli, parole dei compagni e ipotesi degli storici ripercorrono in una progressione di estrema efficacia la vicenda delta rivolta anarchica catalana e della guerra, civile spagnola.

La "breve estate" dell'anarchia, le sue folgoranti vittorie popolari, l'assunzione del potere, l'applicazione della "indisciplina organizzata" persino in piena guerra, gli errori d'ingenuità, dogmatismo, le capacita creative, l'incredibile slancio di solidarietà di massa, gli abusi vengono qui rivissuti attraverso la figura di uno dei piu straordinari esponenti anarchici. Buenaventura Durruti era un operaio metallurgico: rivoluzionario attivo fin dalla adolescenza, perseguitato, imprigionato, esiliato, deportato, protagonista della liberazione di Barcellona il 19 luglio 1936 e infine comandante della leggendaria colonna anarchica sul fronte d'Aragona. Dal punto di vista storico e politico, l'analisi si sviluppa con coerenza e lucidità fino a precisare, attraverso il montaggio stesso del libro, i problemi affrontati da un movimento anarchico di massa pervenuto al governo, impegnato in una lotta senza quartiere contro il fascismo internationale e coinvolto in rapporti spesso difficili col movimento operaio internazionale. Durruti morì in circostanze mai chiarite: è una figura che si presta con singolare puntualità a mostrare le relazioni tra leader e massa in rivolta, tra fede libertaria e conduzione politico, tra crescita dal di dentro della rivoluzione e inevitabile urto dei miti contro le realtà storiche.

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